Ad affiancare gli interventi di carattere prettamente ingegneristico grazie ai quali è stata ripristinata la percorribilità ittica, il progetto ha previsto anche delle attività di monitoraggio (realizzate dai tecnici della società GRAIA Srl di Varano Borghi, su incarico FIPSAS) della fauna ittica sia prima che dopo la realizzazione delle opere sopra citate al fine di verificare l’efficacia degli interventi svolti.
Il breve periodo intercorso tra la fine della realizzazione delle opere di deframmentazione e il monitoraggio post operam consente solo una prima valutazione sull’utilizzo dei passaggi per pesci da parte della fauna ittica, che potrà essere più correttamente apprezzata solo nel medio e nel lungo periodo. Si può comunque affermare che in fase di monitoraggio post operam, è stata osservata una discreta ridistribuzione dei pesci all’interno del corso d’acqua. L’area di studio ha preso in esame l’intera asta del Torrente Acquanegra dalla sua origine, come emissario del Lago di Monate nel comune di Travedona Monate, sino alla foce nel Lago Maggiore in località Cascina Levorascio nel comune di Ispra. Complessivamente sono state individuate 10 stazioni di monitoraggio.
In ciascuna stazione è stato condotto un campionamento ittico mediante elettropesca: il metodo più efficace nei corsi d’acqua di piccole e medie dimensioni, innocuo per i pesci, i quali possono essere rimessi in libertà una volta effettuate le analisi necessarie. Tutti i pesci catturati sono stati riconosciuti a livello di specie e sottoposti alla misurazione della lunghezza totale. I risultati di queste attività di monitoraggio hanno evidenziato una comunità ittica abbastanza diversificata, dove gran parte del popolamento ittico è riconducibile a quattro specie che presentano tutte popolazioni consistenti e strutturate: gobione, vairone, cavedano e ghiozzo padano. Inoltre, si segnala la presenza nel Torrente Acquanegra di: barbo italico, trota, luccio, scazzone, lampreda padana e del cobite barbatello. Quest’ultima è una presenza eccezionale visto che il suo areale in Italia era, sino a questa segnalazione, limitato al Triveneto. Il rinvenimento di una popolazione di cobite barbatello sul Torrente Acquanegra nell’ambito dei monitoraggi ittici eseguiti rappresenta la prima segnalazione di questa specie nel bacino del Ticino e ridisegna il limite occidentale dell’areale della specie in Italia, finora segnalata solo nell’area Nord Orientale.
Di seguito sono riportate alcune immagini delle attività svolte
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